Castelluccio
(libera elaborazione da Wikipedia, l'enciclopedia libera).Castelluccio è una frazione del comune di Norcia (PG).
Il paese si trova in cima ad una collina che si eleva sull'omonimo altopiano, uno dei più vasti dell'Italia centrale ed inserito nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L'altezza di 1.452 mt s.l.m. ne fa il centro abitato più elevato dell'Appennino Umbro-Marchigiano.
Di fronte ad esso si erge imponente la sagoma del Monte Vettore (2.476 mt). Il paese si trova a circa 28 km di distanza da Norcia, ed è raggiungibile attraverso una strada panoramica. Secondo i dati Istat del 2001, è abitato da 150 residenti.
Il nucleo attuale risale al XIII secolo, anche se alcune ricerche tendono a retrodatarne la fondazione.
A breve distanza da centri come Norcia e Cascia, consente di raggiungere in poco tempo anche luoghi affascinanti come Spoleto, Perugia, Assisi, il Lago Trasimeno.
Punta di diamante del Parco dei Monti Sibillini, Castelluccio si trova in un'area ricca di storia e di sapori (elemento quest'ultimo per cui gli utenti di qTp hanno sempre dimostrato di avere un occhio di particolare riguardo....)
La Fioritura dell'Altopiano
Tra fine maggio e i primi giorni di luglio, l'altopiano di Castelluccio è testimone di un evento di particolare importanza, e che rappresenta anche una ghiotta opportunità fotografica, la Fioritura.
Per diverse settimane la monotonia cromatica del pascolo, viene spezzata da un mosaico di colori, con variazioni di toni che vanno dal giallo ocra al rosso. Anche se la festa della "Fiorita" ricade nella terza e nell' ultima domenica di Giugno, non esiste un preciso giorno per ammirare questo incantevole spettacolo. Ogni anno tutto è affidato all'andamento climatico della stagione. Le specie floreali che tingono il Pian Grande e il Pian Perduto in questo periodo, sono innumerevoli, camminando lungo i sentieri possiamo incontrare: genzianelle, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, viola Eugeniae, trifogli, acetoselle e tant'altro.
Le "scritte" di Castelluccio
Ma per le vie di Castelluccio c'è un'altra attrazione da non perdere, e non si tratta di edifici pregevoli né di monumenti storici importanti: sono le semplici case del borgo, che presentano sulle pareti esterne delle singolari scritte in calce bianca.
Risalgono a una mattinata d'estate all'inizio degli anni Sessanta, quando i cittadini si svegliarono e trovarono delle frasi satiriche scritte sui muri, con cui veniva presa scherzosamente in giro una coppia di innamorati.
La novità dell'evento fece subito il giro del paese causando curiosità e stupore. Di li a poco tutti si recarono a leggere e a commentare le scritte.
Da quel momento l'usanza si diffuse in tutto il borgo, senza che i colpevoli venissero mai colti in flagrante, e oggi tutte le costruzioni del borgo presentano qualche battuta di spirito da leggere col sorriso durante le passeggiate.
La Lenticchia di Castelluccio di Norcia
Chiamata dagli abitanti di Castelluccio "Lénta", è il prodotto rappresentativo del paese per eccellenza.
L'uso di questo legume è antichissimo come dimostra il ritrovamento di semi in tombe neolitiche datate 3000 A.C. La lenticchia è una pianta annuale, che fiorisce tra maggio e agosto, appartenente alla famiglia delle leguminose. L'inconfondibile sapore, le dimensioni molto piccole, la resistenza ai parassiti e la coltivazione esclusivamente biologica, oggi ne fanno un prodotto ricercatissimo.
Viene seminata, non appena il manto nevoso è completamente disciolto. Verso la fine di Luglio primi di Agosto viene raccolta. Una volta questa operazione veniva svolta esclusivamente a mano, "la carpitura". Affluiva manodopera dai paesi limitrofi; Gualdo, Pescara Del Tronto, San Pellegrino, per la maggior parte donne, "le carpirine", un lavoro faticoso e lungo. Oggi si ricorre, quasi sempre, alle falciatrici meccaniche, ma comunque i ritmi e i "rituali", obligatori, fanno della raccolta un momento di massimo impegno per i contadini del posto.