C'è bisogno di un perchè?
Il 9 settembre è un mercoledì, giorno qualsiasi di un mese qualsiasi e di un anno qualsiasi. Non è una data storica (fotograficamente parlando), al 90° di Olympus manca ancora più di un mese, nè una ricorrenza. Questo annuncio esce il 9 marzo, 6 mesi prima del 9 settembre. Sei mesi per pansare uno scatto, per affidarsi alla sorte, per costruire un racconto.
Poi volendo si possono raccontare molte storie.
Il numero 0 ha il significato numerologico del "moltiplicatore universale": ogni numero, moltiplicato per zero, è ancora zero, e rappresenta dunque l'unità del tutto; essendo il primo di tutti i numeri, rappresenta anche un nuovo inizio.
Lo zero come numero entrò nella cultura occidentale intorno all'anno Mille, quando Gerberto di Aurillac usò per primo in Europa i numeri arabi; ma solo con la pubblicazione del Liber Abaci di Leonardo Fibonacci all'inizio del 1200, l'uso dei numeri arabi cominciò a diffondersi; e le resistenze non furono piccole se ancora alla fine del '400 il sindaco di Francoforte proibiva ai suoi funzionari di fare i calcoli con i numeri arabi.
Il nove è il numero della generazione e della reincarnazione. Numero dispari è dinamico e attivo nella sua natura e nei suoi effetti. Indica il periodo della gestazione, nove mesi per la nascita di una nuova vita. Il nove seguendo all’otto, che indica uno stato limite, è il superamento nella creazione. Il nove ha come proprietà la permanenza. Infatti il numero nove torna sempre al suo stato antecedente e non si trasforma mai veramente, conservando uno stato fisso e immutabile. Questa caratteristica lo accomuna al numero uno, diventando una sua manifestazione, nella sua funzione di unicità. Il simbolo grafico del nove è il cerchio, come per il numero 1.
Anche secondo Pitagora è un numero che si riproduce continuamente, in ogni moltiplicazione, e simboleggia pertanto la materia che si scompone e si ricompone continuamente. Composto da tre volte il numero tre (la perfezione al quadrato), con l’aggiunta di un quarto tre genera il dodici, simbolo della Perfezione assoluta. Il nove serve da dissolvente per tutti i numeri, senza che mai si associ a qualcuno, né per somma né per moltiplicazione. E’ l’ultimo numero delle cifre essenziali che rappresentano il cammino evolutivo dell’uomo. E’ dunque il simbolo della realizzazione.
Il Sistema numerico decimale è un sistema di numerazione posizionale che, per rappresentare i numeri, utilizza dieci cifre da 0 a 9.
Il sistema decimale
Il nostro sistema di numerazione, il sistema decimale o a base 10, fu importato in Europa da Leonardo Fibonacci, che in un libro intitolato "Liber Abaci" spiega questo nuovo modo di scrivere i numeri, già in uso presso gli Arabi e appreso dagli Arabi stessi in India, e denominato perciò indo-arabico. Gli storici pensano che questo sistema di numerazione abbia raggiunto lo sviluppo finale, con l'uso dello zero e la sua forma posizionale, tra il 400 e il 700 d.C., cioè soltanto 1500 anni fa. Si serve di dieci simboli fondamentali: 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9, che si chiamano cifre e con i quali si può scrivere qualunque numero, anche molto grande.
Leonardo Fibonacci