Il Tevere è il principale fiume dell'Italia centrale e con i suoi 405 km di corso è il terzo fiume italiano per lunghezza, dopo il Po e l’Adige, e per volume di acque, dopo il Po ed il Ticino. La sorgente del Tevere si trova sulle pendici del Monte Fumaiolo a 1.268 metri, sul lato che volge verso la Toscana, in comune di Verghereto, in Provincia di Forlì. Fu Mussolini, nel 1927, a spostare i confini regionali affinché le sorgenti del fiume della città eterna fossero nel forlivese, cioè appunto nella sua provincia di origine, includendo il Monte Fumaiolo, che fino ad allora era in Toscana, nell’Emilia Romagna.Fin dalla sua nascita, il Tevere è stato l'anima di Roma, e il fatto che la città gli debba la propria stessa esistenza è descritto già dalla prima scena della leggenda di fondazione, con Romolo e Remo nella cesta che, arenati sotto il ficus ruminalis, succhiano il colare zuccherino dei frutti in attesa di una vera poppata. Già Livio attesta che le piene del Tevere, spesso disastrose, erano ritenute dal popolo romano annunciatrici di eventi importanti o punizione degli dei irati. Soltanto alla fine dell’Ottocento il Governo diede il via alla costruzione dei muraglioni, completati nel 1926. Certo la città perse completamente, in questo modo, il contatto con il suo fiume, e praticamente lo dimenticò. Il Tevere fu utilizzato per molti secoli come via di comunicazione: in epoca romana il naviglio mercantile poteva risalire direttamente fino a Roma, all'Emporio che era situato ai piedi dell'Aventino, mentre barche più piccole trasportavano merci e prodotti agricoli dall'Umbria.
(Stefano Bevacqua)