E’ il principale fiume della Sicilia sia dal punto di vista idrografico che da quello antropico (il suo bacino idrografico è abitato da oltre 1 milione di persone), […]. È solo il secondo fiume dell'isola per lunghezza […] con 113 km di corso ma è di gran lunga il primo per estensione del bacino idrografico (4.186 km² […]) e portata d'acqua alla foce (minima 1 mc/sec, media 25 mc/sec e massima assoluta 5.000 mc/sec nel 1951). L'intero corso del fiume è compreso nella provincia di Catania, mentre il suo bacino si estende anche nelle province di Messina e di Enna. Nel suo percorso non attraversa nessun centro importante, ma sfiora Bronte, Adrano e Paternò e Catania.
… e che diamine! Basta col copia-incolla da Wikipedia!
…chi vuole può andare a leggere direttamente qui.
Invece vi parlo del “mio” Simeto, come l’ho visto (per la prima volta) nei 3 week-end che mi ci sono voluti per fotografarlo.
Fa quasi tenerezza, è un siciliano “vero” – anche lui – discreto e quasi “omertoso”: difficile scorgerlo da lontano… devi proprio passarci sopra per accorgerti che esiste… e – come molti siciliani – anche lui è maltrattato, calpestato, malridotto…
…te ne accorgi quando per raggiungerlo devi percorrere carrarecce sterrate che farebbero inorridire perfino un mulo, quando a pochi metri dal letto – spesso ridotto all’osso per i tanti prelievi abusivi di acqua che lo affliggono lungo il corso – noti discariche a cielo aperto piene di tutto (carcasse di auto, spazzatura, scheletri di elettrodomestici di 30 anni fa) o quando ti accorgi del tollerato abusivismo edilizio nell’”Oasi del Simeto”, area protetta(?) alla foce del fiume.
Eppure – lui come noi – è sempre lì, tenace e testardo, col suo corso perenne (anche d’estate quando si riduce al lumicino) in attesa di tempi migliori (che verrano, vero?) per rialzare la testa e far vedere a tutti quanto è bello…
E’ stato un piacere conoscerlo…
(Alberto Platania)