Il fiume Brenta, nasce dai laghi di Levico e Caldonazzo in provincia di Trento. Percorsa la Valsugana si affaccia alla pianura Padana passando sotto il famoso ponte degli Alpini a Bassano.Il tratto che attraversa la provincia di Vicenza e l'Alta Padovana, ha l'aspetto del fiume pedemontano, alveo largo e ricco di materiale alluvionale. Man mano che si addentra nella pianura il corso diventa più sinuoso disegnando numerose anse che perde avvicinandosi alla città di Padova.La pericolosità delle sue piene, convinsero nei secoli passati prima i Padovani, poi la Repubblica di Venezia ad innalzare alti argini che ne caratterizzano l'aspetto fino alla foce. Appena fuori di Padova, all'altezza della cittadina di Strà, il fiume si divide in due rami, Brenta Vecchia o Naviglio e Brenta Nuova. La creazione di quest'ultimo ad opera della Repubblica Serenissima, ha impedito il progressivo interramento della laguna di Venezia provvedendo a scaricare la maggior parte della portata del fiume sfociando direttamente nel mare Adriatico a sud della cittadina di Chioggia. Il ramo Naviglio scorre invece, nel vecchio alveo navigabile, antica via di comunicazione tra Venezia e Padova, attraversando il territorio denominato “Riviera del Brenta”. La mancanza di argini, inutili vista la regolazione del flusso che avviene a monte e la straordinaria ricchezza di ville signorili, regalano a questo tratto un'atmosfera unica.Il canale, passando per la vecchia foce, a Fusina, si immette nella laguna ormai in vista della città di Venezia.
(Enrico Vettore)