Dopo aver attraversato Verona, il fiume Adige penetra nella val padana, attraversando alcune città tra cui Ronco all'Adige, Legnago e Cavarzere. Oltre Zevio, assume il tipico aspetto di un fiume di pianura, diminuendo progressivamente la propria velocità. Da questo tratto l'Adige scorre in un alveo pensile, cioè sopraelevato rispetto alla campagna circostante.Tale fenomeno è dovuto all'accumulo di sedimenti trasportati dalla corrente e alla costruzione di argini artificiali. Il corso attuale nella pianura, si è formato in epoche relativamente vicine: ancora nell'età del ferro l'Adige bagnava Este, lambiva le alture euganee. Poi è stato attratto dalle depressioni verso sud e poi verso est verso il mare, correndo parallelo al fiume Po. Particolare la zona di Barbona (poco prima di Boara Pisani), con la cosidetta zona dei fontanazzi. Sono terreni dove le acque del fiume riemergendo al termine di percorsi sotterranei, formano dei piccoli laghetti intorno ai quali si sviluppa una vegetazione autoctona tipica delle zone umide. Si tratta di fenomeni che possono anche comportare un certo rischio, in occasione di piene eccezionali.
Superato il Canale Valle, l'Adige piega a nord-est scorrendo fra lussureggianti canneti ed ampie valli salse. Il letto progressivamente si allarga dando origine a numerose isolette fino a sfociare in localita' Fossone, tra le provincie di Venezia e Rovigo, nelle acque del mare Adriatico.
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